I templi del Parco di Ueno sono parecchi ed ognuno, a modo suo, tutti affascinante.
Per quanto riguarda il parco, quello che vediamo oggi corrisponde a ciò che era il comprensorio appartenente al grandioso tempio buddista del Kanei-ji, costruito intorno al 1625.
Il Kanei-ji è stato uno dei templi più ricchi e importanti di Tokyo, ed era formato da molti templi.
Oggi ne rimangono solo pochi resti, sparsi nel parco, fra cui la bellissima Pagoda a 5 piani o il Kannon-dō o anche il Benten-do.
Nel parco sono stati costruiti successivamente dei santuari shintoisti, come il Toshogu-ji, l’Hanazono Inari e il Gojo Tenjin.
Qui sotto una mappa che raffigura i templi e i santuari nel parco:
Toshogu-ji 日光東照宮
Indubbiamente il più splendente di tutti gli edifici del parco è lui, il Toshogu-ji, un santuario shintoista.
I suoi magnifici edifici sono rifiniti in foglia d’oro e contengono meravigliosi intagli decorati con lacca e colori.
All’esterno, la bellissima porta, chiamata Karamon, è costruita in stile cinese e realizzata anch’essa in lamina d’oro e intagli colorati.
Ai lati della porta si vedono due draghi (drago ascendente e drago discendente) e la leggenda narra che, la notte, i due draghi vadano allo stagno Shinobazu-no-ike per bere.
Noi non siamo entrati dentro ma, anche solo dall’esterno, è davvero il più bello del parco!
Qui, sul viale di accesso, si intravedono delle vasche e delle lanterne in pietra:
Le vasche servono per purificarsi le mani prima di entrare al santuario:
Il cartello indica la procedura da seguire per la purificazione (l’acqua viene presa usando lo hishaku, un mestolo di bambù):
“Lavati le mani e purificati al Temizuya e visita il santuario con una sensazione rinfrescante.
Per prima cosa prendi un mestolo con la mano destra, raccogli un po’ d’acqua e lavati la mano sinistra.
Pulisci nuovamente la mano sinistra, quindi inclina il mestolo e lascia che l’acqua scorra nel manico.
Passa il mestolo alla mano sinistra e pulisci la mano destra.
Tieni il mestolo con la mano destra e trasferisci l’acqua sul palmo sinistro.
Sciacquare delicatamente la bocca. (Non toccare il mestolo con la bocca, non bagnarlo con acqua o bere acqua).”
Pagoda 5 piani – Kanei-ji Gojunoto 寛永寺
Abbiamo girato a lungo per il parco, senza trovare l’accesso alla pagoda, accontentandoci di guardarla da fuori. Solo più tardi abbiamo scoperto il perchè (leggere più sotto).
Come detto, il Kanei-ji era un tempio buddista, uno dei templi più ricchi e importanti di Tokyo, in pratica comprendeva tutto il parco di Ueno.
Oggi ne rimangono solo alcuni edifici ed uno di essi è proprio la bellissima pagoda a 5 piani:



La pagoda si trova all’interno dello zoo ed è quindi racchiusa nella recinzione. Non essendo entrati a vedere lo zoo, l’abbiamo vista solo da fuori, molto bella anche da qui!
Kiyomizu Kannon-dō – Kanei-ji 清水観音堂
Questo tempio buddista, con grande terrazza in legno, si trova su una collina del parco di Ueno e faceva anch’essa parte del grande complesso del Kanei-ji.
La principale dea del tempio è Senju Kannon cioè ‘Dea della Misericordia dalle Mille Braccia‘ alla quale vengono portate delle bambole, come omaggio, dalle donne che hanno difficoltà ad avere un figlio.
Pare sia stato fatto simile al tempio Kiyomizu-dera di Kyoto, ma in scala ridotta.



Come sempre, fuori dal tempio si trova la vasca per purificarsi:

Shinobazunoike Benten-do 不忍池弁天堂
Un tempio molto particolare, per il luogo, la forma e per tutto quel che lo circonda.
Essendo al centro dello stagno, si raggiunge attraverso due “passerelle sull’acqua“, una che passa attraverso le bancarelle dello street food e l’altra che finisce in un incantevole vialetto con un lungo filare di alberi di ciliegio.
Questo tempio buddista è dedicato a Benzaiten, la dea della fortuna e delle arti.
La sua torre ha una forma ad ottagono e tutto è dipinto prevalentemente di rosso, cui fa da contrasto il verde-azzurro del tetto.
Inizialmente il tempio era al centro dello stagno, raggiungibile solo in barca, Shinobazunoike infatti deriva dal nome dello stagno su cui sorge il tempio: lo stagno Shinobazu.
L’edificio originale del 1625 fu distrutto durante i bombardamenti e l’attuale fu ricostruito nel 1958.
Anche il tempio Bentendo faceva parte del più ampio complesso del Kanei-ji.
All’ingresso del tempio si trova un braciere, chiamato kouro, per bruciare l’incenso purificatore e varie lanterne (cochin) e bandiere.




Santuario Hanazono Inari 花園稲荷神社
E’ un santuario shintoista dedicato a Inari, divinità della fertilità, dell’agricoltura, del riso e delle volpi.

Si trova sul pendio superiore del Gojo Tenjin, e vi si accede dalle sue porte torii vermiglio.

Santuario Gojo Tenjin 五条天神社
Il Santuario Gojo Tenjin è un santuario shintoista che si trova sul pendio dello stagno Shinobazu.
Dedicato al dio della medicina e dell’apprendimento, è frequentato da chi prega per la guarigione o da studenti che sperano di superare gli esami.

Si raggiunge passando dai molti torii rossi, donati al santuario da chi vuole ringraziare per il successo avuto dalla propria preghiera.

Ema, Omikuji e Lanterne
Fuori da templi e santuari troviamo le bacheche per gli Ema e gli Omikuji.
Tavolette in legno per chiedere aiuto alle divinità i primi e biglietti in carta per predire la fortuna o la sfortuna i secondi.
Gli Ema 絵馬 sono tavolette di legno su cui i credenti scrivono preghiere, desideri o ringraziamenti, che appendono in appositi spazi dove i kami, gli spiriti degli dei, potranno leggerli.
Qui siamo vicino agli Ema lasciati accanto al Toshogu-ji:
Questi invece vicino al Gojo Tenjin:
Gli omikuji sono foglietti di carta ripiegati al cui interno è scritto l’oracolo per la buona (o la cattiva) fortuna. Sono una specie di lotteria. Basta pagare l’offerta e pescare il fogliettino, leggerlo e poi legarlo nell’apposita bacheca.
Nascono dalla fede shintoista ma oggi anche molti templi buddisti li mettono a disposizione.
Qui si vedono Ema e Omikuji fuori dal Gojo Tenjin:

Qui sotto le lanterne e la bacheca per gli Omikuji vicino al santuario Toshogu:
Fuori dal santuario Toshogu c’è un viale contornato da moltissime lanterne, donate dai fedeli di tutto il paese.
La maggior parte delle lanterne sono scolpite in pietra, ma ve ne sono anche molte in bronzo. Danno un ulteriore senso di solennità al luogo, se già non bastasse il resto.
I templi ed il Parco di Ueno sono una meta da non perdere, vi consigliamo di inserirla nel vostro piani di viaggio.
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2° giorno a Tokyo: Ueno
1) Mercato Ameyoko e Tempio Marishiten 2) Chuo Dori ave 3) Parco di Ueno 4) Gli Stagni di Ueno 5) Templi nel parco - Ginza |












