Si fa presto a dire “Roma-Tokyo: viaggio di andata“.
Quasi 24h, da casa all’albergo! Proprio così: dalla partenza da casa, a Firenze fino all’arrivo in hotel, a Tokyo, ci sono volute quasi 24h.
Di volo, seduti in aereo, 15h, il resto sono spostamenti, trasferimenti, procedure e attese.
La parte “seduti in aereo“, seppur lunga, è stata comunque la più rilassante.
Per questo viaggio di andata, da Roma a Tokyo, con l’aereo abbiamo percorso 12.951km. La prima tratta, da Roma a Guangzhou (Cina) sono stati 10.222km, più i 2.729km della seconda, da Guangzhou a Tokyo Haneda.
Non potendo passare sulla Russia, per ragioni che lasciamo stare, hanno fatto un altro percorso.
Qui sotto, dal “tablet” dell’aereo, il percorso Roma-Guangzhou:
Qui il secondo percorso, Guangzhou-Tokyo, sempre dal tablet in aereo:
Troppo divertente il tablet interattivo, potevi zoomare e guardare sulla cartina, scoprendo dove ti trovavi in ogni momento!
La partenza da Firenze
Comincia il viaggio. Sveglia prima dell’alba, alle 4:30 e partenza in auto alle 5:00, per Roma Fiumicino: parcheggio prenotato dalle 9:00, decollo alle 11:55, check-in almeno 2 ore prima.
Qui sotto, consegnate le valige aspettiamo venga assegnato il gate:
Qualcuno suona il piano, allietando l’attesa. Mi piace tanto questa possibilità, data a chi vuol suonare, di trovare un piano per esibirsi:
Svelato il gate, all’aereo si va col trenino monorotaia. Intanto piove.


Finalmente si decolla!
Primo serrrfi del viaggio, dei ragazzi dietro di noi ci fanno la “sorpresa“, troppo simpatici!
All’arrivo in cabina, sulla poltrona ci sono già la coperta e il cuscino x dormire (ma sono solo le 12!), nella tasca davanti le cuffie e, sullo schienale davanti, il tablet.
Col tablet puoi vedere film, giocare, sentire musica e guardare tutte le info sul volo, la posizione dell’aereo, il percorso fatto etc.
Gli oblò senza tendina
Ora cerchiamo di capire come funzionano gli oblò, perchè lassù in alto c’è il sole, mica come quaggiù che piove ed è quasi “buio“:
Beh, strana scoperta: gli oblò non hanno la tendina.
Al suo posto c’è un bottone che li polarizza, facendo sparire del tutto la luce esterna, bellissimo!
Sopra un oblò “aperto” ed un “oscurato“. Qui sotto com’è invece a metà: blu!
Ma quanto si mangia?
Dopo il decollo, passano quasi subito con le bibite e le noccioline. Poco dopo col pranzo.
Non sembra passare molto tempo che passano di nuovo con bibite e noccioline e poi… ci danno la cena.
Finito il pasto abbassano le luci e ci addormentiamo praticamente tutti.
Ad un certo punto di questa nostra strana notte in volo, dopo qualche ora di sonno o di film, si cominciano ad alzare le luci in cabina.
Non sappiamo bene che ora sia, fuori è ancora buio pesto. Fra i nostri orologi e il fuso orario, mentre ci svegliamo, si cerca di raccapezzarci senza ben riuscirci, malgrado l’impegno di tutti.
E qui, forse per confonderci 😂, ci danno di nuovo delle bibite e poi un nuovo vassoio con del cibo. No, niente colazione cappuccino e cornetto.
Sempre più confusi, cerchiamo di capre se chiamarlo “cola-pranzo” o “meren-cena“, non sapendo bene a quale pasto si debba fare riferimento.
Qui, in Cina, sono le 6, ma per noi sono le 23 (ora di Roma), basta per confondere?
Ecco una carrellata dei nostri vassoi di tutto il primo volo:






Non domandiamoci cosa ci fosse, basterà sapere che era tutto buono e non è avanzato niente! Anche il pasto senza glutine non era male.
Dall’oblò
Per buona parte del volo siamo stati sopra le nuvole o di notte, queste sotto sono alcune delle foto che siamo riusciti a fare.
Anche di notte, ogni tanto, con un occhio aperto e uno chiuso, abbiamo fatto qualche foto:


Si atterra in Cina
Cominciamo a prepararci, che fra poco si sbarca.
Non avremo molto tempo per arrivare al nuovo imbarco, dobbiamo scendere veloci.
Felici per aver volato tranquillamente, salutiamo dal vetro il Boeing 787 della China Southern che ci ha trasportato per quasi 12 ore. Ora è parcheggiato qui, con molti altri, in questo gigantesco terminal:
L’aria all’interno dell’aeroporto di Guangzhou è tropicale, con un’afa terribile.
Il percorso verso il nuovo imbarco è lunghissimo e si passa di nuovo il controllo passaporto, il metal detector, il bagaglio a mano sul nastro, le consuete file.
Per fortuna tutto va liscio e arriviamo al nuovo gate:
Stiamo salendo su un altro aereo, un Airbus 330, sempre della China Southern, per l’ultima tratta di circa 3 ore.
Haneda – Tokyo
Finalmente sbarchiamo a Tokyo Haneda.
Ora non resta che la fila per le valigie ma si svolge tutto con molta facilità. Le valigie in stato perfetto, è andata bene ma ce lo aspettavamo, siamo in Giappone, mica in Italia…
Dobbiamo ora passare l’immigrazione, ma abbiamo fatto la procedura online e questo ci faciliterà il transito.
Il percorso dall’aereo all’uscita è stato un po’ faticoso, c’era molta gente ed una lunga fila, ci abbiamo messo un po’ di tempo.
Cibo da casa?
Come nota, consigliamo di controllare bene gli alimenti che vi siete portati da casa: controllate se sono consentiti o meno. Se non lo sono mangiateli o buttateli!
Come in molti paesi, per le norme igieniche alcuni cibi non si possono introdurre in Giappone.
Per controllare che i passeggeri non cerchino di portarseli lo stesso, hanno dei simpaticissimi cani, che sniffano girando fra la folla e, se trovano qualcosa… beh, quello che ci ha “beccato” era un dolce beagle che ha trovato, in una tasca di uno zaino, la carta dimenticata di un panino. Per fortuna, era già stato mangiato, non voglio sapere cosa sarebbe successo se l’avessero trovato…
Finalmente liberi
Finalmente siamo arrivati in Giappone!
Ora dobbiamo solo cercare la ragazza che dovrà farci da guida per arrivare in hotel e darci qualche dritta.
Trovata! E’ ragazza gentilissima, ha vissuto a Firenze qualche anno e parla benissimo l’italiano!
Fatti i biglietti del trenino non resta che arrivare in hotel a Roppongi, ma ora ci aiuta lei.
Roma-Tokyo, viaggio di andata, stai per finire: comincia la vacanza!


















