Nel terzo giorno a Tokyo visitiamo il santuario shintoista Meiji Jingu 明治神宮 che si trova nel parco Yoyogi, che è tutto intorno al santuario.
Si trovano nel quartiere di Shibuya, l’ingresso nord del parco è vicino alla stazione Yoyogi mentre l’ingresso sud è vicino alla stazione di Harajuku.
Questo è l’incrocio fuori dalla stazione Yoyogi, uscita est:
Per arrivare al santuario si deve passare attraverso il bellissimo parco Yoyogi.
Una bella e lunga passeggiata nel verde, da iniziare passando sotto ad un gigantesco Torii.
Un torii 鳥居 è il tradizionale portale d’accesso giapponese ad un santuario shintoista o a un’area sacra.
Lungo il viale, vicino al santuario, si passa accanto ad una lunga parete di botti di sakè, donate al santuario da produttori giapponesi:
Il santuario Meiji Jingu 明治神宮
Se pensate che sia il solito storico santuario antico, beh, non è così: è stato costruito nel 1920 per commemorare l’imperatore Meiji e l’imperatrice Shoken (inizi del ‘900) come fondatori del moderno Giappone.



All’interno dell’area del santuario trovate molta segnaletica, anche in inglese, sia per identificare i diversi edifici, sia per apprezzare al meglio i rituali shintoisti, ad esempio su come fare le offerte o come pregare o purificarsi.
Qui sotto il grande piazzale:
Cerimonie
Durante la visita abbiamo assistito al corteo nuziale di una giovane coppia di sposi. Un corteo affascinante, con gli abiti tradizionali degli sposi, del sacerdote e delle miko (sacerdotesse). Parenti ed amici in abiti civili seguivano gli sposi.
Questo il depliant:
Durante la visita abbiamo assistito anche alle foto di famiglia dopo un “battesimo” shintoista.
La cerimonia celebra la prima visita, del neonato, al santuario shinto, rito di benedizione chiamato Omiyamairi お宮参り.
Tradizionalmente, alla cerimonia partecipano solo i nonni da parte di padre; la madre e la nonna indossano il kimono, mentre padre e nonno indossano uno smoking.
Nella foto la nonna tiene il bimbo, ma non abbiamo capito quali fossero mamma e papà.
Qui sopra il piazzale con i grandiosi alberi accanto all’edificio principale del santuario.
Questa al santuario Meiji Jingu è stata una visita interessante. Un’occhiata nella vita vera della quotidianità giapponese e delle sue cerimonie.
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