Shibuya 渋谷区 è uno dei quartieri speciali di Tokyo. Diciamo pure che “speciale” qui è quasi un eufemismo: c’è una tale baraonda che potresti perderti.
Tutto ruota attorno alla stazione, così brulicante che, se ti distrai un attimo, ti ritrovi a chiacchierare con un cartellone pubblicitario elettronico sulla schiena di un sandwich-man.
Come in altri quartieri di Tokyo, anche qui le strade sono tappezzate di megaschermi, a volte grandi come satelliti, e ovunque ci sono negozi, centri commerciali e ristoranti. Sono così tanti che, se riuscissi a visitarli tutti, rischieresti di uscire con più sacchetti che mani.
Il cuore del quartiere è pieno di giovani con abbigliamenti cosplay come fossero in un manga o un anime. Sembra quasi di essere nella Takeshita-dori.
Tra luci che fanno concorrenza al Natale e musica a tutto volume, rumori continui, un turbinar sonoro che non smette mai, passiamo questa nostra terza giornata a Tokyo.
Arriviamo a Shybuya
Siamo andati di pomeriggio con un solo obiettivo in mente: partecipare al vorticoso attraversamento dello Shybuya crossing. Vogliamo vedere l’iconico incrocio, dove ad ogni “verde” sembra che la gente si sia data appuntamento per un flash mob, ma non uno solo: uno ogni due minuti!
La parte divertente? Trovarlo. L’incrocio si trova appena fuori dalla stazione di Shibuya, ma noi, con la nostra solita prontezza di riflessi, non ce ne siamo accorti.
Ci aggiravamo come se nulla fosse, pensando “chissà dov’è questo famoso incrocio, quanto ci sarà da camminare?“.
E, intanto, eravamo già lì, con l’incrocio sotto i piedi, ma senza vederlo.
Come ce ne siamo accorti? Beh, dapprima vedi solo un mucchio di persone, ma a Tokyo le vedi dappertutto, non ci fai molto caso.
Ti guardi in giro, cerchi e poi boing! realizzi che ci sei già dentro e non te ne eri nemmeno accorto. Tipo quando cerchi gli occhiali e … li hai sul naso!
Anche perchè c’è così tanta gente che cammina, che non vedi nemmeno verso dove stai andando.
Fra passanti e turisti l’incrocio consente il transito, in media, di circa 2500 persone ogni due minuti: è lui, lo Shubuya Crossing.
Per vedere più foto cliccate qui.
Passato un tempo sufficiente a divertirci, attraversando e riattraversando l’incrocio, ci siamo inoltrati nel quartiere, cominciando dai due grattacieli che si vedono dietro la stazione.
Due grattacieli sulla stazione
Questi sono lo “Shibuya Hikarie” e lo “Shibuya Scramble Square“, entrambi accanto alla stazione.
Il primo, lo Shibuya Hikarie, è alto 183 metri per 43 piani, ospita negozi, uffici, rinomate pasticcerie. E’ collegato direttamente alla stazione attraverso un percorso pedonale interno. Si riconosce per la sua forma architettonica, molto bella e particolare.
Il secondo, lo Shibuya Scramble Square, è ancora più imponente: è alto 230 metri per 47 piani. Anche qui negozi, uffici e, come nel caso del Hikarie, è collegato alla stazione da un percorso pedonale interno.
Se volete saperne di più cliccate qui.
Fra i due palazzi è stato creato un passaggio pedonale che attraversa, dall’alto, la trafficata Meiji Dori ave:
Passerelle pedonali
Le strade del quartiere sono un vero rompicapo per i pedoni, molto complesse e trafficate.
Arterie stradali e linee ferroviarie che spuntano ovunque, rendono il camminare qui come giocare a un videogioco, ma senza vite extra.
Interessante è l’incrocio stradale tra Meiji dori ave e Roppongi dori ave che si vede nella foto sotto.
Per risolvere il problema hanno realizzato passarelle pedonali separate dalla strada, un po’ come delle scorciatoie quasi “invisibili“.
Alcune iniziano direttamente da dentro i palazzi e ti portano velocemente alla stazione, altre ti fanno attraversare senza fermare nemmeno una macchina. C’è del genio qui.
Passaggi interni
Queste sono le scale mobili che arrivano direttamente, da dentro i grattacieli, alla stazione sotterranea:
Altre strade di Shibuya
Girovagando per il quartiere di Shibuya abbiamo, ovviamente, scattato qualche foto, anche perché quando trovi i ciliegi in fiore, come fai a non scattarne almeno qualcuna:
Sull’angolo del prossimo palazzo, proprio sotto l’aereo, c’è la scritta Google:
Shibuya dall’alto
Queste due sotto le abbiamo scattate dallo Shibuya Hikarie:
Miyashita Park 宮下公園
Superando lo Shibuya Hikarie, si arriva al Miyashita Park, che suona come qualcosa uscito da un film di fantascienza ma tanto, qui, per noi, è tutto così spaziale.
In pratica, è un edificio lungo più di 300 metri con alberi e campi sportivi sul tetto al 4° piano. Del tipo “Andiamo a fare una partita a basket sul palazzo?”.
Nei tre piani sottostanti invece c’è un centro commerciale, ovviamente, perché a Tokyo anche i parchi fanno shopping, mica solo i templi!
E se ti dovesse per caso venir fame, nessun problema: lungo il bordo piano strada ci sono localini spartani, dove puoi mangiare di tutto.
Ah, e se tutto questo non ti ha convinto a visitarlo sappi che c’è anche Doraemon! Clicca qui per scoprirlo!
Shibuya di sera
Di sera, con il buio, le luci e i colori di Shibuya risaltano ancora di più.
I megaschermi pubblicitari, le insegne luminose, i fari delle auto, le luci dei negozi. E le immancabili “musichette” che escono dai locali creano un’atmosfera unica.
La zona è animata da moltissime persone che passeggiano, scoprendo una grande varietà di locali notturni, pub, club, oltre a centri commerciali, negozi, ristoranti e caffetterie
Da quanta offerta c’è, quasi ci si confonde.
E’ talmente affascinante girovagare per le strade di Shibuya, così piene di vita, che non verresti via mai. Ma domani devi visitare altro, c’è tanto da vedere, è giunta l’ora del riposo.
|
3° giorno a Tokyo: Shibuya
- Shibuya Miyashita Park Passerelle pedonali - Shibuya Crossing Incrocio Hachiko - Grattacieli a Shibuya Hikarie Shibuya Scramble Square - Harajuku |






























