Dopo il lunghissimo volo dall’Italia, non vediamo l’ora di arrivare finalmente in albergo!
Il caso ha voluto invece che, siccome di ApaHotel a Tokyo ce ne sono svariati (solo a Roppongi sono 2), dovessimo aspettare ancora un po’…
Purtroppo, infatti, l’agenzia aveva indicato l’hotel sbagliato alla nostra guida. Ragazza carinissima che, dopo lungo chiarimento con la reception, ha chiamato il taxi per portarci in quello giusto.
Arrivano quindi i taxi, guidati da gentilissimi autisti che fortunatamente parlano con la nostra guida e ci conducono verso il riposo. Ah, non tentate di aprire da voi le porte del taxi, sono automatiche e non vanno toccate.
Eccoci finalmente in hotel a Tokyo, dopo un botto di ore di viaggio!
La camera
Come era la camera? Essenziale!
Come si evince dalle foto non c’è l’armadio, quindi i vestiti sulla sedia (una sola) o nella valigia sotto al letto insieme alle scarpe. Basta organizzarsi e tenere ordinato e si sopravvive.
Il bagno
Ed eccolo qui: il bagno giapponese col famoso Washlet, un “vaso” che combina le funzioni di un wc a quelle di un bidet:
Il pannello di comando del washlet solitamente è attaccato sul muro (quando non ha il telecomando!).
E si, la “ciambella” è sempre riscaldata. Sulle prime ti sembra strano, poi ti ci abitui … ma per me continua a essere strana 😁
Del washlet ce ne sono varie versioni e lo trovi dappertutto, perchè tutti i locali (ristoranti ma anche McDonalds) in bagno lo hanno:
Se vi sembra complicato utilizzare il washlet, beh, guardate il rubinetto del lavandino in camera:
Serviva per lavandino e vasca, sul muro le istruzioni per l’uso in giapponese e inglese.
Colazione in stanza
La colazione l’abbiamo fatta in camera con quel che ci siamo portati da casa, più il caffè e il the verde, liofilizzati entrambi, dati in dotazione dall’albergo insieme al bollitore. L’acqua a Tokyo è potabile e anche buona!
L’ascensore
I pannelli degli ascensori sono tutti più o meno così, doppio pannello e, in vista, i tasti per tenere aperte o chiudere le porte, molto usati dai giapponesi:
Per accedere all’ascensore dell’hotel serviva la chiave magnetica usata per aprire la stanza.
In conclusione possiamo dire che l’hotel a Tokyo è stato il migliore dei tre che abbiamo utilizzato in questo viaggio.
La stanza, anche se piccola, è stata confortevole e non è stato così difficile abituarsi.











